Purtroppo alcuni inconvenienti tecnici ci hanno costretto a dividere la puntata in due parti.
In questa puntata si parla si scorie, con particolare riferimento all'acciaieria Stefana S.p.A. sita in Moontrein:
RADIO AMBIET - PUNTATA 2 - PRIMA PARTE
RADIO AMBIET - PUNTATA 2 - PRIMA PARTE
IL TESTO ORIGINALE DELLA PUNTATA
Ciò di cui si parla di seguito sono molte voci, è molto difficile avere certezze, dati, informazioni, la pianificazione viene tenuta nei cassetti, i dati ambientali non sono rilevati (e quando lo sono le diossine la fanno da padrone..), i cittadini non hanno saputo e sanno poco: qualcuno può agire indisturbato...sull'ambiente, CHE, COME LA LIBERTA', E' QUALCOSA CHE APPARTIENE A TUTTI.
Il “GHE PENSE MI!!!” CI HA SEMPRE FREGATO
CHI SA, PARLI!
CHI E' INFORMATO, FA E LO FA PER TUTTI!!!
Profilati Nave: acciaieria introdotta negli anni '70 a Montirone; alcune leggende (metropolitane???) parlano di un referendum tra la popolazione, ma sembra che non ci sia mai stato; gli accordi di allora prevedevano una mitigazione dell'impianto tramite l'imboschimento dell'area tra l'acciaieria e la strada: ironia della sorte l'area diverrà deposito delle scorie bianche (altamente tossiche) e nere (200-300.000 mc di materiale di cui non si sa la pericolosità: chi controlla la quantità di inquinanti?)
mentre i “doveri” ambientali spariscono, i diritti di edificazione aumentano progressivamente nel tempo fino ad arrivare ad un progetto di area commerciale-artigianale di 70.000 mq di edificato (valore 30 40 milioni euro) oltre l'esistente in cambio di alcune opere accessorie il tutto firmato e controfirmato (mai realizzato!!!): tra tutto si evidenzia l'idea balzana di spalmare le scorie sul territorio con un bello spessore di oltre un metro.
Nel frattempo si attiva il comitato MontironeAmbiente: si oppone con tutti i mezzi a segnare ulteriormente l'ambiente.
Confronto interminabile con L'ARPA, agenzia per la protezione dell'ambiente malvoluta dal governatore regionale (perchè???); più incontri con funzionari gentili ma alla fine sfuggenti (non ci sono i soldi...)
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Ma agli imprenditori non gliene importa niente infatti nel frattempo la suddetta ditta, di tale Corsini, vende a Stefana-Ghidini (a quanto pare sempre di Nave)
Stefana: acquista la fabbrica nel 2008, (da quanto riferiscono gli amministratori “si meravigliano per il basso grado di sicurezza e le strutture obsolete presenti nella fabbrica”);
alla fine (2010) l'ARPA fa il suo sopralluogo e redige la relazione, le scorie sono da smaltire, si vedrà quando e come: la ditta presenta cinque soluzioni (a ben vedere tutte impraticabili);
Adesso queste scorie che sono sempre state raccolte (le prime nella discarica abusiva verso Belleguardo, cascina storica incendiata dagli incidenti dell'acciaieria, SUCCEDONO A VOLTE E DOBBIAMO ESSERNE PREPARATI) devono essere smaltite entro febbraio 2012 (risatINe diffuse)
RIR Rischio Incidente Rilevante: I criteri di base sono fissati dal D. Lgs 334 dell’agosto 99, recepimento in Italia della Direttiva Seveso (UN NOME. UN PROGRAMMA) II. Il D.M. 9 maggio 2001, che stabilisce i requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio. L’obiettivo è prevenire incidenti rilevanti connessi a determinate sostanze pericolose o a limitarne le conseguenze per l’uomo e per l’ambiente, mantenendo opportune distanze di sicurezza tra gli stabilimenti e le aree vulnerabili nel caso di insediamenti di stabilimenti nuovi o per i nuovi insediamenti o infrastrutture attorno agli stabilimenti esistenti. Il decreto prevede l’introduzione di un Elaborato Tecnico "Rischio di Incidenti Rilevanti (RIR)" che individua e disciplina le aree da sottoporre a specifica regolamentazione e che deve diventare parte integrante e sostanziale del Piano regolatore Comunale. Sono tenuti alla stesura del RIR tutti i Comuni il cui territorio possa essere interessato dagli effetti di eventi incidentali presso impianti a rischio di incidenti rilevanti.
Acquedotto Comunale : i filtri del pozzo comunale dove percola ed entra l'acqua, che poi beviamo, sono a una profondità tra i 21 e 31 metri a 500 metri dall'acciaieria e dalla Metalli Capra trattamento alluminio: queste fabbriche sono quelle che producono diossine e inquinanti vari. L'acqua della falda provenendo da nord finisce nel cono di aduzione del pozzo; o lo proteggiamo proteggendo la nostra salute o siamo a rischio: non possiamo dire che non lo sapevamo.
TRASPARENZA NELLE INDUSTRIE PERICOLOSE,
OBBLIGO ASSOLUTO DELLA SICUREZZA (O NON SI FA)
E RICERCA DELLE MIGLIORI TECNICHE DI PRODUZIONE
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