Amicizia
Ad essere buoni e gentili si rimediano calci nella palle. Io l’ho imparato a mie spese. Ne ho presi così tanti che per restituirli dovrei noleggiare una squadra di calcio. E’ cosi a MoonTrein, è cosi dappertutto. Per questo quando sento parlare di “amicizia” la mano mi va alla pistola. Perché me ne sbatto i coglioni. Sono un guerrigliero ormai. La mattina mi infilo un elmetto ed esco di casa consapevole di essere in guerra. Non c’è “buongiorno” per nessuno. Il primo tizio che incontro potrebbe essere un potenziale nemico. E non mi importa se lo conosco da vent’anni, mi vuole fottere, lo so. Di sicuro starà pensando di rubarmi il lavoro, o la ragazza, o avrò parlato male di me o lo farà in futuro. Per ciò non lo saluto, il bastardo. Alzo lo sguardo e lo fisso negl’occhi: ti tengo d’occhio amico. Lui fa lo stesso. C’è diffidenza a MoonTrein. Camminiamo con le spalle al muro per paura di prenderlo nel culo. Ma è inevitabile. Tocca a tutti, prima o poi.
P.s. ringrazio Paolo Valzelli per la sua foto. Me le sogno di notte quelle fottute pecore.
Marvin
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