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mercoledì 30 novembre 2011

A Marvin

Marvin se ne stava lì seduto, con il cazzo in mano, aveva appena terminato di espletare i suoi bisogni sessuali che non potevano manifestarsi se non sotto forma di seghe.
Perhè Marvin è uno sfigato, letteralmente.
La lettera “s” messa davanti ad un sostantivo indica “assenza di”.
Spolpato significa senza polpa.
Spopolato significa, senza popolazione, abbandonato, deserto.
Sfigato sta quindi, letteralmente, per senza figa.
E Marvin è uno sfigato, per questo si fa milionate di seghe.
Ed era lì, al termine della sua ennesima masturbazione, con il membro nella mano destra e gli occhi sgranati, pieni di stupore, alla vista dello sperma che, per la prima volta, era fuoriuscito dal suo organo genitale.
“Checcazzo di roba è questa?” si chiedeva l’adolescente Marvin non sapendo come spiegarsi questo fenomeno naturale.
Aveva 13 anni Marvin, si ammazzava di seghe, ed era stupito e spaventato allo stesso tempo per aver visto, per la prima volta, del liquido seminale uscire dal suo corpo.
Aveva solo 13 anni, ancora non sapeva che l’essere umano maschio ha bisogno dello sperma per fecondare l’essere umano femmina,  e già i Cany Randagy, da tempo, scrivevano usando un linguaggio volutamente cinico.
Quindi, chiccazzo è ‘sto Marvin?
Chi diavolo si crede di essere?
Come si permette di attaccare il pastore Bandera che è un simbolo di MoonTrein come lo è la Statua della Libertà per gli States?

A Bandera  si dovrebbe fare una statua da mettere nel centro della piazza di MoonTrein, proprio come la statua di Jebediah Obadiah Zachariah Springfield fondatore di Springfield, il quale è letteralmente venerato dai suoi concittadini.
Marvin, sfigato, come ti permetti di criticare Bandera?
Solo perché intralcia continuamente il traffico col suo gregge?
Solo perché le sue pecore spetazzano e scagazzano ovunque riempiendo di merda MoonTrein in ogniddove?
Sono forse colpe gravi queste?
Dovremmo forse noi raccontare di quando tu, recentissimamente, hai ucciso uno di noi?
Sì, un cane randagyo, investito con quella tua automobile da fighetta isterica.
E te la ridevi. Te la ridevi. 
Bastardo! Sei una merda.
Marvin, sei una merda
E te ne vieni qui a fare lo scrittore maledetto, il cinico per eccellenza, mentre la tua vita consiste solo nell’ ammazzarti di seghe e nell’andartene in giro a investire cani con l’automobile?
Complimenti, essere spregevole.
I nostri complimenti.
L’unica cosa su cui siamo d’accordo con te è che MoonTrein è una merda.
La prima volta che abbiamo letto un tuo post, abbiamo reagito come te, in quel fatal giorno, a 13 anni, mentre vedevi per la prima volta uscire il liquido seminale dal tuo pene.
Abbiamo letto il tuo post e , con gli occhi sgranati, ci siamo chiesti:
“Checcazzo di roba è questa?”
Marvin, sei solo uno schizzo di sperma da sega destinato a seccarsi sulle mani di un adolescente sfigato. 
Questi sei.
Nulla più.


Cany Randagy

lunedì 28 novembre 2011

Paolo Valzelli e il Blue Beam Project

Paolo Valzelli è un cospiratore, ne sono certo. Documenti ufficiali dimostrato ch’è al servizio dei Rockeffeler, una delle più potenti famiglie al mondo. I Rockeffeler appartengono agli Illuminati, una società segreta di stampo massonico che da sempre tiene le redine del mondo. Questi signori, con il beneplacito della Nasa e dei servizi segreti, hanno messo in piedi un discusso progetto militare, il Blue Beam Project, che ha la scientifica intenzione di creare realtà virtuali. Il loro obiettivo è semplice: plagiare la mente delle persone per farle vivere in una sorta di Matrix. L’attività di Valzelli rientra in questo progetto. Le sue foto mostrano impunemente una MoonTrein accogliente e vivibile, dove gli uccelli cantano e le persone sono felici. Ma è un inganno! MoonTrein è una merda. Dovete liberare la mente ed imparare a guardarla con gl’occhi di Marvin. Siamo circondati da catrame, merda e….pecore! Null’altro. Probabilmente Valzelli è un rettiliano di Alpha Centuari che si nutre del sangue dei nostri figli. Statene alla larga, gente!

Adam Kadmon - Marvin

domenica 27 novembre 2011

27/11/2011 - Niente Ambienti per Montirone Ambiente

Noi di MoonTrein troviamo semplicemente PAZZESCO che nel 2011 in un comune ITALIANO le "autorità" non concedano l'utilizzo di ambienti dove i cittadini possa riunirsi pacificamente per discutere di temi di interesse collettivo quali L'AMBIENTE.

giovedì 24 novembre 2011

GENI E CROMOSOMI (REPRISE)

Sonia, una mia giovane e molto carina amica, come molte ragazze della sua età, sognava da sempre di diventare una velina.
Un giorno trovò una lampada per terra, la strofinò, e ne uscì un genio.
"Per avermi liberato ti concedo di esprimere un desiderio" disse il genio "ed io lo esaudirò".
"Voglio diventare una velina" disse, ovviamente, la mia amica.
Il genio pronunciò una formula magica, schioccò le dita, e trasformò Sonia in una comunicazione inviata dall’ufficio stampa del governo, di un partito, di un ente pubblico, ecc., contenente informazioni da divulgare o suggerimenti relativi al modo di dare una notizia o di commentare un evento.


Cany Randagy

martedì 22 novembre 2011

MoonTrein - Aeroplano che te ne vai...

Nell'anno scolastico 2006 - 2007 il Comitato Montirone Ambiente propone un questionario ai bambini delle scuole elementari e ai loro genitori. Il questionario contiene domande riguardanti l'ambiente. Tra i quesiti, in quello che chiede quale sia il rumore più fastidioso a MoonTrein, la maggioranza dei bambini (52%) risponde quello degli aerei provenienti dalla base militare di Ghedi.
Nel 1010 Il Comitato Montirone Ambiente manda una lettera raccomandata al Comandante della Base Militare di Ghedi 6° Stormo.
Nel 2011 gli aerei continuano a volare sopra le scuole e l'asilo.
Come spesso accade, la voce dei cittadini rimane inascoltata...


domenica 20 novembre 2011

Imprecazioni

L’imprecazione che apprezzo di più è sicuramente il Fanculo. Mi piace, cazzo. È veloce, incisivo e arriva subito al dunque. Non come il Vaffanculo. Il Vaffanculo è troppo è lungo e devi prendere fiato per dirlo. V  - a – f – f – a – n – c – u – l - o e il tempo che hai finito t’è passata l’incazzatura.


Il Fanculo no. Ha un taglio netto. Arrivo al cuore del discorso. Un po’ come il Fottiti ma il Fottiti è da fighetti. Solo uno come D’Alema può usare il Fottiti o, meglio, il Vada a farsi fottere. E non parlatemi del Cazzo che è solo un intercalare o del Figa ch’è inutile e ti aumenta la frustrazione se non ce l’hai.  Il Fanculo, inceve, è una manna dal cielo. Anche se bisogna riconoscere che è solo la versione light del Porcodio. Il Porcodio è perfetto, divino. Non solo è più lapidario del Fanculo ma ti permette pure ti prendertela con Dio!!! Cosa vuoi di più dalla vita? Un Lucano?  



Marvin

lunedì 14 novembre 2011

Come decisi di partecipare a MoonTrein

Era un caldo plenilunio d’estate quando Randaz, il fondatore di Radio MoonTrein, mi convocò per parlare di una idea che gli ronzava per la testa. Ci incontrammo ad un bar e ,dopo i soliti convenevoli,  si rivolse a me con  tale veemenza che ancora oggi  mi si inturgidiscono i capezzoli.
“ RIVOLUZIONE!”, urlò infatti all’improvviso, battendo i pugni sul tavolo ed accendendo un sigaro.
Poi, con fare spiritato, cominciò un delirante monologo, che tra “internet” e “politica”, “radio” e “mignotte”, mi diede l’impressione di essere frutto di un’allucinazione mistica.
Qualcosa però, in quel magma di parole scollegate, cominciò pian piano ad avere un senso e alla fine capìì: avremmo dovuto iniziare una guerriglia a suon di musica e parole.
Da li in poi, la discussione degenerò, anche perché cogliemmo l’occasione per ubriacarci vergognosamente e finimmo col parlare di fighe e rock’n’roll.
Tuttavia, la mattina seguente, tra gli effetti collaterali dell’ennesima sbronza, m’accorsi che qualcosa in me era cambiato: non solo ero diventato donna, ma ora ero anche consapevole che avrei potuto cambiare il mondo!!!

Cominciai così a pensare a come contribuire alla causa di MoonTrein (per chi non lo sapesse, Moontrein è l’anagramma di “vecchia scrofa mangia cazzi”). Ma non fu facile!
Era un periodo in cui ero particolarmente depresso ed ero affetto da continui attacchi di panico. Inoltre la mia predilezione per droghe pesanti e psicofarmaci minava seriamente le mia capacità intellettive. Così alla fine non feci nulla. E il tempo passò…
Passarono giorni, mesi e anni….e quando Randaz si era ormai completamente scordato di me ed io ebbi superato parte dei miei problemi (grazie ai preziosi consigli di Don Nascimento), buttai un occhio sul blog di MoonTrein. Vidi le foto di Valzelli, gli interventi di Cusati, i reportage di Bussi, le vignette di Djego e m’accorsi che qualcosa si era mosso. Pensai che forse i miei trascorsi avrebbero potuto tornarmi utili ed ebbi l’idea di creare una piccola rubrichetta dove sfogare tutte le mie frustrazioni. Randaz, dal canto suo, tentò in tutti modi di rifiutarmi, ma alla fine, sotto minaccia di immani torture, dovette suo malgrado accettare.


Nacque così “Sono apparso alla Madonna”, per la gioia dei pochi e il dolore dei molti. 


Marvin

domenica 13 novembre 2011

Frequenza Incazzata Nera. Puntata 2

LO STEREOTIPO CHE UCCIDE LE DONNE




"Buon giorno a tutti, in questa puntata di Frequenza incazzata nera non proporrò delle canzoni. Mi spiace perché l’altra volta è venuto fuori un casino con le canzoni e, praticamente, neanche l’altra volta ho messo canzoni, tanto che volevo riproporne almeno una. Ma siccome ho un discorso abbastanza lungo da fare e l’obbligo già di mettere la pubblicità devo accorciare i tempi per una questione di filo logico e di non voler fare durare la puntata un’ora.


Oggi vorrei parlare di un argomento molto discusso sul web ultimamente: la discriminazione femminile.


Secondo me la principale causa della discriminazione della donna è lo stereotipo inculcatoci dalla società maschilista in cui viviamo. Come me devono pensarla molte donne dato che quotidianamente lottano, nell’ombra e nella disinformazione più totale, contro gli stereotipi che provocano discriminazione di genere.


Le fondamenta patriarcali della nostra società dove hanno origine? E perché tuttora persiste questa censura omertosa nei confronti del mondo femminile?


Da quando si è formata la società patriarcale si è sempre parlato in termini maschili per definire l’universale, e la donna è sempre stata definita l’altro.
La donna ha alle spalle e, purtroppo, vive ancora sulla sua pelle una storia fatta di mutilazioni, di omicidi e, ripeto, di censure.
Per la mia ignoranza ho sempre pensato che fosse sempre stato organizzato così il mondo: l’uomo in primo piano a dettare le regole e la donna in secondo piano a subirle senza poter dire più di tanto perché non ci può arrivare dato che ha interessi più… “femminili” diciamo.
La scuola dal canto suo fa di tutto per lasciar credere che sia sempre stato come da tanti anni a questa parte, facendo intendere che tutte le scoperte più importanti e i gesti storici più rilevanti siano stati compiuti da uomini.
Addirittura io alle medie ebbi un’esperienza personale con una professoressa che stava chiaramente dalla parte delle ragazze e non perdeva occasione di imporre ai maschi della classe mortificazioni varie. Noi la vedevamo una femminista ma oggi so che quel comportamento non si chiama femminismo ma idiozia. Il femminismo è un’altra cosa ed è stato fatto spesso intendere come uno di quegli stereotipi assolutamente errati.


Per avvalorare il ragionamento della disinformazione che fa la scuola riguardo al femminismo faccio degli esempi: prendete un libro, anche delle scuole superiori, e leggete il capitolo sulla preistoria: si vede l’evoluzione dell’essere umano, chiamato sempre “uomo” guarda caso, raffigurata da una figura maschile che prima gira a quattro zampe, poi si alza in piedi e infine ha in mano una clava e cammina in posizione eretta.
I libri spiegano: l’uomo caccia, l’uomo raccoglie, l’uomo forma tribù, l’uomo usa questi utensili, l’uomo scopre il fuoco, l’uomo fa la guerra, l’uomo usa armi, l’uomo crea imperi... insomma, l’uomo fa tutto!
La donna nel frattempo cosa fa? Boh, a quanto pare niente. Nella testa di una bambina e di un bambino si crea subito l’immagine che l’uomo ha fatto la storia e la donna no perché non faceva nulla. Il bambino e la bambina sono così indotti a pensare che la donna non abbia mai fatto niente perché non ne era capace o perché sono cose da uomini gli utensili, le guerre, la caccia, il formare tribù, eccetera.
Se prendiamo però in considerazione altri libri, che non verranno mai usati nelle scuole odierne (tranne forse in qualche percorso di studi specifico e mirato), la storia cambia. Prendo spunto da due di questi libri: La Donna Nella Preistoria di Margaret Ehrenberg e Il Matriarcato di Johan Jacob Bachofen.
Secondo quanto scritto in questi libri la donna dal paleolitico al neolitico era molto importante e si occupava delle attività fondamentali per la sopravvivenza e la longevità della tribù: maternità, crescita dei figli, responsabilità nelle relazioni sociali, la raccolta del cibo (dato che allora derivava prevalentemente dall’agricoltura), la raccolta dell’acqua, la raccolta dei semi e delle bacche.
Anche quando l’essere umano cominciò a cacciare, per secoli l’attività agricola rimase quella principale per la sopravvivenza delle comunità.
Per non parlare poi delle religioni, o per meglio dire, le credenze. Le divinità erano femminili, appunto per il fatto che il ruolo di generare e formare relazioni sociali all’interno della comunità (oltre al fatto che raccoglievano il cibo per sopravvivere) era oggetto di venerazione, era considerato il ruolo più importante. Per lo stesso motivo si parla anche di matriarcato in molte società antiche.
Ecco, a questo punto vorrei sottolineare il fatto che nelle informazioni dei due libri che citavo prima ogni cosa è frutto di studi e supposizioni in seguito ad approfondite ricerche archeologiche e storiche.
In alcuni di voi ascoltatori quello che sto dicendo potrebbe suscitare diffidenza, ma ricordiamoci che anche quello che viene scritto sui libri di storia che abbiamo studiato a scuola potrebbe generare diffidenza, ad esempio oggi sappiamo, per dirne una, che l’unità d’Italia non è esattamente avvenuta come ce la hanno raccontata a scuola.


Ma andiamo avanti.


Prendo il libro di storia che mia moglie studiava alle superiori e leggo che tra l’imperatore Claudio e il successore Nerone risaltano alcuni personaggi femminili: Messalina che fu la terza moglie di Claudio e congiurò contro di lui, in seguito fu giustiziata; la moglie successiva Agrippina uccise il marito avvelenandolo e a sua volta fu uccisa da Nerone; Nerone in seguito ripudiò mandando in esilio la moglie Ottavia e uccise a percosse l’altra moglie Poppea.
Come avrete notato le donne menzionate sono delle serpi in seno che creano scenari tipo
Beautiful, che uccidono a sangue freddo il marito, insomma delle specie di streghe cattive. Ma in quell’epoca, durante l’invasione delle zone britanniche da parte dei Romani, proprio i potentissimi Romani persero una battaglia contro l’esercito degli Iceni e Trinovanti guidati da una donna: Boudica, chiamata anche Boudiga, Boudicca o Boadicea, che raccolse circa 120.000 uomini e li condusse a combattere contro Paolino Svetonio arrivando fino alla città di Londra.
Perché un personaggio del genere non viene nominato? Mi sembra una figura storicamente importante e degna di nota.
Ci fanno studiare i grandi filosofi, scrittori greci e romani... ma non Saffo o Ipazia di Alessandria, per fare un esempio.
Saffo qualcuno la conoscerà solo come una lesbica brutta e sola. Non è così, se avrete interesse a informarvi meglio scoprirete che non si dovrebbe dare per certo che era così, nessuna delle tre caratteristiche attribuite a Saffo comunque era quella che la contraddistingueva ai suoi tempi. Per non parlare del fatto che non scriveva di guerra e per questo gli argomenti che trattava erano considerati di serie B (stessa sorte per tantissime altre poetesse e scrittrici di una volta naturalmente).
E Ipazia? Filosofa, considerata dai contemporanei, e non solo, la terza discendente della scuola platonica dopo Platone e Plotino, scienziata, astronoma, superava di gran lunga tutti i suoi contemporanei e per i suoi insegnamenti fu amata e venerata dai suoi concittadini ma uccisa dal potere.


Per ribadire il concetto di prima riguardo la storia studiata a scuola, anche lo stesso Nerone venne rappresentato ai miei tempi come un pazzo malato di mente (lo potete vedere anche in diversi film di venti trent’anni fa) e oggi invece è stato ampiamente rivalutato da molti storici.


Cambiando periodo, durante la caccia alle streghe sono state bruciate e torturate soprattutto donne con comportamenti “strani”, ma alla fine avete mai approfondito?
Fateci caso, quando si parla di queste cose ci si limita a dire che ci si comportava così perché erano altri tempi e c’era ignoranza e inciviltà, come se fossero tutti un branco di caproni incivili che vedevano moltissime donne (e pochissimi uomini) come streghe in base a caratteristiche spesso assurde.
E’ superficiale e inumano etichettare come “altri tempi” quegli episodi anche perché molti trattamenti disumani le donne li vivono ancora e tanta imbecillità c’è ancora anche nel nostro grande e moderno Paese civile. Non erano barbari una volta, una volta semplicemente era permesso massacrare e torturare ed evidentemente qualcuno aveva interesse a levarsi dai coglioni le donne.
Come a suo tempo me lo chiesi per gli ebrei massacrati dai nazisti anche davanti a questi fatti di sangue mi sono chiesto: perché le donne? Perché sempre un sesso o una razza in particolare? Nessun disegno politico dettato dal potere dietro? Questa continua discriminazione può avere risvolti politici ed economici?


Da un articolo di disinformazione.it intitolato Malleus Maleficarum (Il maglio delle streghe) tratto dal libro “La mafia della sanità”, si racconta che dal 1257 al 1816 furono sterminate milioni di streghe. L’80% erano donne e bambine che oltre alle torture venivano sistematicamente violentate, tramite l’esecuzione e il finanziamento di Chiesa e Stato.
Il terrore che divulgavano questi organi di potere serviva soprattutto per dominare le popolazioni, e le donne erano il bersaglio preferito perché si voleva eliminare il principio femminile: le donne infatti avevano un ruolo naturale di guide della comunità, trasmettevano valori di conservazione, aiuto reciproco, arbitravano le contese con saggezza e si occupavano di salute.
La medicina se nessuno se lo ricorda ha origini femminili: esistevano le guaritrici che possedevano un enorme sapere soprattutto in riferimento al corpo femminile come l’aborto, il parto e i mezzi contraccettivi, avevano conoscenze approfondite sulle ossa, sui muscoli e soprattutto sulle erbe curative. Con la caccia alle streghe tutto questo fu cancellato, le guaritrici e le ostetriche furono catalogate streghe e messe fuori legge.
Prova ne è che la medicina ufficiale “stranamente” nacque in quel periodo, si poteva diventare medici solo se si frequentava l’università e fu vietata ovviamente la frequentazione di tale facoltà alle donne. La medicina da quel periodo divenne monopolio maschile e molto del sapere di queste donne andò perduto o comunque oggi non sappiamo molte scoperte mediche che dobbiamo a personaggi femminili.


Per proseguire col ragionamento: nel libro di pedagogia che mia moglie utilizzava alle magistrali noto che l’educazione femminile nel 1600 e nel 1700 è menzionata in un capitoletto a parte in fondo al libro definito come approfondimento e mia moglie mi ha detto che la sua professoressa lo lasciò fuori dal programma.


Beh, per la letteratura è la stessa prassi se ci fate caso.
Clamoroso è l’esempio sull’Unità d’Italia, che citavo prima. Siamo ai 150 anni e sento continuamente i nomi di Mazzini e Garibaldi in primis, poi anche Cattaneo, Pisacane, Crispi, eccetera. E le donne? Mhà! Pare che non ce ne fossero, sappiamo bene che l’Ottocento è stato uno dei periodi più neri per la popolazione femminile. L’altro giorno mia moglie ha portato a casa tre libri belli alti sul Risorgimento, due intitolati Le Donne nel Risorgimento e un altro Figlie d’Italia, poetesse patriote del Risorgimento. Poi è abbonata ad una rivista sulla cui copertina c’è scritto Donne che hanno fatto l’Italia: le educatrici.
Se spiego tutto quello che c’è scritto su quei libri non finisco più, però ho letto due ricerche che ha fatto mia moglie che riassumevano un po’ il tutto.
Una è su Cristina Trivulzio di Belgiojoso e l’altra su Jessie White Mario.
Chi sono?
Io prima non lo sapevo, poi leggendo mi sono chiesto: perchè non le ho mai sentite menzionare e perché non vengono messe a disposizione dell’opinione pubblica?
Una donna, la Belgiojoso, Principessa, giornalista, scrittrice, saggista, editrice, grande viaggiatrice, politica, battagliera, è stata la prima donna europea direttrice di un giornale che fu il primo giornale politico italiano, ha radunato a Napoli 160/200 uomini per portarli a combattere sotto la sua guida alle Cinque Giornate di Milano, e nell’insurrezione a Roma intorno al 1849 a richiesta di Mazzini assunse la direzione di ben 12 ospedali riorganizzandoli in soli 2 giorni.
Insomma ha dedicato tutta la sua vita per la causa italiana! MAI SENTITA!
L’altra è Jessie White, giornalista inglese che dall’Inghilterra venne in Italia per battersi anch’essa per l’unificazione del nostro Stato, rese nota la causa italiana in Inghilterra grazie ai suoi scritti e alle sue conoscenze, partecipò ai moti garibaldini e mazziniani, divenne un’abile infermiera e si occupò non solo dei feriti in guerra, ma anche delle condizioni della popolazione povera che soffriva di epidemie dovute alla scarsa igiene e dei bambini nei brefotrofi (che erano tipo gli orfanotrofi ma vi venivano mandati anche bambini che rischiavano l’abbandono). La White con i suoi articoli anche dopo l’unificazione Italiana continuava a battersi per la mancata istruzione e attenzione per le classi povere.
Boh, che dite, non sono degne di essere raccontate e spiegate ai nostri figli?


Sulla Montessori sapete qualcosa oltre ciò che raccontò la fiction televisiva con protagonista la Cortellesi? Che metodo educativo inventò? Che fine fece e perché? Sapete che è stata la migliore pedagogista di tutti i tempi? Sapete che parlava di pace nel mondo o che è stata nominata 3 volte per il Nobel per la pace e per quali motivi?


Ora vi racconto un esempio evidente di censura della donna da mettersi le mani nei capelli: una bravissima ragazza che studiava psicologia e si stava laureando lesse gli articoli che mia moglie scriveva sul suo blog femminista in riferimento alle teorie di Freud e alle teorie che le psicologhe usavano per contraddire il sistema patriarcale su cui si basava lo studio della psicanalisi stessa. Questa ragazza decise di scrivere una mail in privato chiedendo a mia moglie quali libri le avrebbe consigliato di leggere per fare una tesi sulla psicanalisi e le donne.
Cioè, una laureanda in psicologia chiede a mia moglie diplomata in tutt’altro cosa leggere.
Se non è un esempio di disinformazione e censura questo non saprei proprio come definirlo.


L’uomo, soprattutto nella prima psicanalisi, è stato considerato il principio universale da cui la donna si doveva confrontare perché era l’altro: la minorata, l’incapace.
I canoni del buono e del giusto sono sempre stati attribuiti al maschile come dimostrato dalle antiche credenze e/o religioni.


Anche la nostra lingua italiana potrebbe essere considerata una grossa e manifesta conseguenza di una storia di dominio maschile.
Anche qui faccio alcuni esempi:
Quando diciamo: “Sei proprio una femminuccia” per dire che uno è una mezza sega, oppure dire: “hai le palle sotto” per dire che hai coraggio e di conseguenza dire: “Non hai le palle” vuol dire che non hai coraggio. Le palle o i coglioni sono attributi maschili. “Che cazzo vuoi”? “Mi hai rotto il cazzo”. “Che due palle che fai venire”. Sempre riferito ad un elemento maschile.


L’essere umano è chiamato anche “uomo”, il simbolo dell’universale.


C’è l’avvocato e... l’avvocatessa. Molte volte si chiama avvocato anche la donna. C’è il Presidente e la Presidentessa, il dottore e la dottoressa, bisogna aggiungere in tantissimi nomi altre lettere perchè il maschile diventi femminile. E’ aggiuntivo insomma il femminile. L’agricoltore donna come si chiama? Agricoltrice?


Per l’uomo in un’intestazione si dice “egregio signore”, per la donna “gentile signora”.


In un modulo nello spazio in cui compilare il proprio nome e cognome c’è sempre IL barra LA, SIGNOR barra SIGNORA. Non abbiamo il neutro ma solo maschile e femminile e noi partiamo sempre ovviamente dal maschile che è considerato più generalizzante.


Alcuni modi di dire e di luoghi comuni ancora in auge sono ad esempio: “chi dice donna dice danno”, “donna al volante pericolo costante”, “donne e buoi dei paesi tuoi”, il tristissimo: “auguri e figli maschi” o il comandamento: “non desiderare la donna d’altri”.


Ecco, le donne dovrebbero conoscere il loro passato e anche gli uomini dovrebbero sapere di più sulle donne a mio avviso. Le donne perché dovrebbero avere più coscienza di sé, più consapevolezza del mondo femminile di cui fanno parte e l’uomo per il mondo che condivide con loro. Per saper riconoscere l’attuale discriminazione che inevitabilmente coinvolge sia l’uno che l’altra anche se poi si ripercuote più violentemente sulla donna. Capire che la condizione in cui vivono le donne non è una situazione a sé stante facente parte del mondo moderno non più barbaro e incivile, ma che ne è invece conseguenza, capire che riconoscere la vera causa della condizione discriminante rende perfettamente consapevoli di ciò che sta accadendo adesso.
Molte donne prima di oggi sono passate sotto violenze inaudite, rinchiuse, punite, schiave di una vita che non le apparteneva. Non si dovrebbero dimenticare, ma anzi, riconoscerle come vittime sacrificali che fanno parte di un lungo cammino della storia della donna che parte da tempi antichi e arriva fino ad oggi, di una storia femminile che riguarda le donne di tutto il mondo e di tutti i tempi… un filo conduttore le cui parole chiave sono: donne, discriminazione, sofferenza, lotta e… aggiungerei: stereotipo sessista.


A riguardo Cristina Trivulzio di Belgiojoso si spiegò sicuramente meglio di me con una semplice frase: “Vogliano le donne felici e onorate dei tempi avvenire rivolgere tratto tratto il pensiero ai dolori ed alle umiliazioni delle donne che le precedettero nella vita, e ricordare con qualche gratitudine i nomi di quelle che loro apersero e prepararono la via alla non mai prima goduta, forse appena sognata felicità”.


Potrei anche concludere con le parole usate nel mio ultimo post dal titolo Angeli e diavoli che potete leggere se vi interessa sul mio blog all’indirizzo iosonoincazzatonero.blogspot.com, dove scrissi: “Se al mondo per incanto ci fossero molti più neri che bianchi e molte più donne che uomini io sono convinto che molti neri africani e molte donne di tutto il mondo da angeli del sacrificio, a causa di società razziste e discriminatorie, diventerebbero dei diavoli che si prenderebbero la loro rivincita sullo schiavismo creato dai bianchi e sul patriarcato che han causato anni ed anni di abusi e ingiustizie.
Sarebbe giusto o sbagliato?
Io mi sentirei solo di dire che dovremmo smetterla con questo occhio per occhio e dente per dente, dovremmo stare uniti e scontrarci con il sistema creato per dividerci dalle donne e dai neri. Però se succedesse questa fantomatica rivolta razziale e sessita non mi sentirei di giudicarla nè giusta nè sbagliata.”
In sostanza insomma credo solo che anche questa situazione femminile faccia parte del solito divide et impera che ci rende non compatti e forti ma più deboli e divisi fra noi.
Ci terrei a ringraziare tantissimo mia moglie Elena perché gran parte dello schema testuale di questa puntata di Frequenza Incazzata Nera qui su Moon Trein Radio è stato scritto da lei con un lavoro sodo di una settimana e mezza nei suoi ritagli di tempo.
Lo scritto della puntata un po’ rielaborato da lei verrà poi pubblicato sul suo nuovo blog (che verrà aperto domani) dal titolo Giornale Femminile Italiano all’indirizzo: www.giornalefemminileitaliano.blogspot.com, per chi fosse interessato.
Noi ci risentiamo la seconda domenica di dicembre, vale a dire l’11 dicembre. Grazie a tutti dell’ascolto.
Buon pomeriggio e buona domenica."

giovedì 10 novembre 2011

Radio Ambiet. Puntata 2.

Purtroppo alcuni inconvenienti tecnici ci hanno costretto a dividere la puntata in due parti.
In questa puntata si parla si scorie, con particolare riferimento all'acciaieria Stefana S.p.A. sita in Moontrein:



RADIO AMBIET - PUNTATA 2 - PRIMA PARTE




RADIO AMBIET - PUNTATA 2 - PRIMA PARTE



IL TESTO ORIGINALE DELLA PUNTATA

Ciò di cui si parla di seguito sono molte voci, è molto difficile avere certezze, dati, informazioni, la pianificazione viene tenuta nei cassetti, i dati ambientali non sono rilevati (e quando lo sono le diossine la fanno da padrone..), i cittadini non hanno saputo e sanno poco: qualcuno può agire indisturbato...sull'ambiente, CHE, COME LA LIBERTA', E' QUALCOSA CHE APPARTIENE A TUTTI.

Il “GHE PENSE MI!!!” CI HA SEMPRE FREGATO

CHI SA, PARLI!
CHI E' INFORMATO, FA E LO FA PER TUTTI!!!

Profilati Nave: acciaieria introdotta negli anni '70 a Montirone; alcune leggende (metropolitane???) parlano di un referendum tra la popolazione, ma sembra che non ci sia mai stato; gli accordi di allora prevedevano una mitigazione dell'impianto tramite l'imboschimento dell'area tra l'acciaieria e la strada: ironia della sorte l'area diverrà deposito delle scorie bianche (altamente tossiche) e nere (200-300.000 mc di materiale di cui non si sa la pericolosità: chi controlla la quantità di inquinanti?)

mentre i “doveri” ambientali spariscono, i diritti di edificazione aumentano progressivamente nel tempo fino ad arrivare ad un progetto di area commerciale-artigianale di 70.000 mq di edificato (valore 30 40 milioni euro) oltre l'esistente in cambio di alcune opere accessorie il tutto firmato e controfirmato (mai realizzato!!!): tra tutto si evidenzia l'idea balzana di spalmare le scorie sul territorio con un bello spessore di oltre un metro.

Nel frattempo si attiva il comitato MontironeAmbiente: si oppone con tutti i mezzi a segnare ulteriormente l'ambiente.

Confronto interminabile con L'ARPA, agenzia per la protezione dell'ambiente malvoluta dal governatore regionale (perchè???); più incontri con funzionari gentili ma alla fine sfuggenti (non ci sono i soldi...)
(
Ma agli imprenditori non gliene importa niente infatti nel frattempo la suddetta ditta, di tale Corsini, vende a Stefana-Ghidini (a quanto pare sempre di Nave)

Stefana: acquista la fabbrica nel 2008, (da quanto riferiscono gli amministratori “si meravigliano per il basso grado di sicurezza e le strutture obsolete presenti nella fabbrica”);

alla fine (2010) l'ARPA fa il suo sopralluogo e redige la relazione, le scorie sono da smaltire, si vedrà quando e come: la ditta presenta cinque soluzioni (a ben vedere tutte impraticabili);

Adesso queste scorie che sono sempre state raccolte (le prime nella discarica abusiva verso Belleguardo, cascina storica incendiata dagli incidenti dell'acciaieria, SUCCEDONO A VOLTE E DOBBIAMO ESSERNE PREPARATI) devono essere smaltite entro febbraio 2012 (risatINe diffuse)

RIR Rischio Incidente Rilevante: I criteri di base sono fissati dal D. Lgs 334 dell’agosto 99, recepimento in Italia della Direttiva Seveso (UN NOME. UN PROGRAMMA) II. Il D.M. 9 maggio 2001, che stabilisce i requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio. L’obiettivo è prevenire incidenti rilevanti connessi a determinate sostanze pericolose o a limitarne le conseguenze per l’uomo e per l’ambiente, mantenendo opportune distanze di sicurezza tra gli stabilimenti e le aree vulnerabili nel caso di insediamenti di stabilimenti nuovi o per i nuovi insediamenti o infrastrutture attorno agli stabilimenti esistenti. Il decreto prevede l’introduzione di un Elaborato Tecnico "Rischio di Incidenti Rilevanti (RIR)" che individua e disciplina le aree da sottoporre a specifica regolamentazione e che deve diventare parte integrante e sostanziale del Piano regolatore Comunale. Sono tenuti alla stesura del RIR tutti i Comuni il cui territorio possa essere interessato dagli effetti di eventi incidentali presso impianti a rischio di incidenti rilevanti.

Acquedotto Comunale : i filtri del pozzo comunale dove percola ed entra l'acqua, che poi beviamo, sono a una profondità tra i 21 e 31 metri a 500 metri dall'acciaieria e dalla Metalli Capra trattamento alluminio: queste fabbriche sono quelle che producono diossine e inquinanti vari. L'acqua della falda provenendo da nord finisce nel cono di aduzione del pozzo; o lo proteggiamo proteggendo la nostra salute o siamo a rischio: non possiamo dire che non lo sapevamo.

TRASPARENZA NELLE INDUSTRIE PERICOLOSE,
OBBLIGO ASSOLUTO DELLA SICUREZZA (O NON SI FA)
E RICERCA DELLE MIGLIORI TECNICHE DI PRODUZIONE

lunedì 7 novembre 2011

Moontrein Paradiso Terrestre

Che aspetti!
Vieni a tracorrere le tue vacanze a Moon Trein!

Radio Ambiet - Puntata 2 - Anteprima

Radio Ambiet - Puntata 2.
In onda su Radio Moon Trein Giovedì 10 Novembre alle 21,30 circa.
Si parlerà di scorie. Questa è un'anteprima.

domenica 6 novembre 2011

Amicizia

Ad essere buoni e gentili si rimediano calci nella palle. Io l’ho imparato a mie spese. Ne ho presi così tanti che per restituirli dovrei noleggiare una squadra di calcio. E’ cosi a MoonTrein, è cosi dappertutto. Per questo quando sento parlare di “amicizia” la mano mi va alla pistola. Perché me ne sbatto i coglioni. Sono un guerrigliero ormai. La mattina mi infilo un elmetto ed esco di casa consapevole di essere in guerra. Non c’è “buongiorno” per nessuno. Il primo tizio che incontro potrebbe essere un potenziale nemico. E non mi importa se lo conosco da vent’anni, mi vuole fottere, lo so. Di sicuro starà pensando di rubarmi il lavoro, o la ragazza, o avrò parlato male di me o lo farà in futuro. Per ciò non lo saluto, il bastardo. Alzo lo sguardo e lo fisso negl’occhi: ti tengo d’occhio amico. Lui fa lo stesso. C’è diffidenza a MoonTrein. Camminiamo con le spalle al muro per paura di prenderlo nel culo. Ma è inevitabile. Tocca a tutti, prima o poi.
P.s. ringrazio Paolo Valzelli per la sua foto. Me le sogno di notte quelle fottute pecore.


Marvin

sabato 5 novembre 2011

INCAZZATTREIN

Vorrei oggi raccontare, in sintesi, l’incontro tra MoonTrein (io) e “Io Sono Incazzato Nero” (Andrea Cusati).
Il racconto dell’incontro sarà sintetico, ve lo assicuro, mentre sulla  parte a seguire e sul ragionamento (uno dei ragionamenti) che mi ha portato a fare non offro garanzie.
Qualche mese fa ho dato vita al progetto MoonTrein.
Si tratta di un “NON LUOGO” che si trova un po’ ovunque e, nello stesso tempo, da nessuna parte.

Il Progetto, in ogni caso, pone le sue basi, si sviluppa e si muove essenzialmente attraverso internet.
Ed è proprio navigando in rete che un giorno mi sono imbattuto in un video di Andrea sul suo canale YouTube.
Inizialmente mi ha incuriosito, poi interessato e, presto, mi sono iscritto al suo canale.
Dapprima qualche commento, poi ci siamo scambiati alcune mail, ci siamo sentiti per telefono e, alla fine, ci siamo incontrati di persona.
Andrea è venuto a trovarmi a MoonTrein.



E’ nata così una bellissima collaborazione tra noi due.
Come potete vedere a destra della pagina di questo blog, sopra il link a “Io Sono Incazzato Nero”, ho scritto “GEMELLATI CON”, mi sembrava rendesse bene l’idea.
Mi fa venire in mente, nel calcio, quando si sente parlare di “tifoserie gemellate”, ognuna continua a tifare per la propria squadra, ma le due tifoserie si sostengono a vicenda raddoppiando così l’intensità dei cori.
Anche MoonTrein e  “Io Sono Incazzato Nero” rimangono, e rimarranno, due blog distinti, ognuno continuerà a seguire i propri progetti e i propri obbiettivi, ognuno continuerà a mantenere il proprio stile, ma si sosterranno a vicenda.
In particolare Andrea di “Io Sono Incazzato Nero” andrà in onda una volta al mese su
Radio MoonTrein con la trasmissione “Frequenza Incazzata Nera”, mentre io sarò una sorta di inviato per la Lombardia sul blog “
Io Sono Incazzato Nero”.
Perché ho voluto raccontare questo incontro e questa collaborazione?
Per eccesso di protagonismo? Per far pubblicità a me e ad Andrea?
Ovviamente no.
E qui parte la mia riflessione  riguardo al nostro incontro.
Conosco bloggers che si infamano a vicenda perché non vogliono che gli vengano “rubati” i visitatori.
E’ un grande classico del popolo italiano questo del dividersi, sempre e comunque, in categorie.
L’incontro tra me e Andrea, a mio parere, dimostra innanzitutto il fatto che collaborare è possibile e che le diversità arricchiscono.
Inoltre, se il concetto di “collaborazione” si trasporta a livello generale, allora penso che questa non sia più una storiella di due bloggers sfigati che si incontrano, ma ritengo sia una delle chiavi più importanti e fondamentali per la lettura della situazione italiana.
Per chi non fosse agile di sinapsi, adesso io e Andrea non c’entriamo più, non sto dicendo che il nostro incontro è fondamentale a livello nazionale, ho trasportato un piccolo esempio di collaborazione vissuto in prima persona in un discorso generale.
Lo preciso perché poi c’è sempre il genio che fraintende.
Tornando a noi, io sono certo che il giorno in cui il popolo italiano la smetterà di dividersi in tante piccole fazioni e inizierà a collaborare, anche nelle diversità, beh sarà un gran giorno.
Io sono del Milan e tu sei dell’Inter. Fottiti.
Io sono del Nord e tu sei del Sud. Terrone! Polentone!
Io sono uomo e tu sei donna. Tutte zoccole! Tutti porci voi uomini!
Io sono di destra e tu sei di sinistra. Comunisti! Fascisti!
E potrei continuare all’infinito con queste stupide etichette che ci dividono, sempre e comunque.
Insomma, gira che ti rigira il concetto è sempre quello: DIVIDE ET IMPERA.

Anche Andrea aveva pubblicato un video con questo titolo “DIVIDE ET IMPERA”  tempo addietro.


Continuare a dividerci serve solo a fare il gioco di chi ci vuole deboli, un popolo diventa forte quando è unito.
E’ l’esempio degli spaghi, che se hai cento spaghi e li tagli uno ad uno con una forbice è facilissimo, se gli stessi cento spaghi li prendi e li intrecci tra loro… col cazzo che li tagli più.
Non ho scoperto nulla di nuovo e ho detto cose sicuramente banali, ma con questa storia della banalità poi si rischia di non dare il giusto peso a dei pensieri.
Il fatto che si stia uniti o che ci si divida sempre e comunque, sarà pure banale, ma è la differenza che passa tra l’essere un popolo forte e padrone (sovrano) del proprio destino, e l’essere un popolo di rincoglioniti mentali che di fronte ad una delle più grandi crisi economiche mondiali della storia, continua a guardare il Grande Fratello e a preoccuparsi se i calciatori fanno sciopero o  no.

“Divide et impera chi l’ha detto ha interpretato la nostra storia, ci han regalato un viaggio nel futuro in cambio della nostra memoria” cantava Jovanotti in una sua vecchia canzone.
La canzone si intitola “Dobbiamo inventarci qualcosa” ed è proprio quello che dobbiamo fare, urgentemente.


Randaz

“saremo un arcipelago di idee, resisteremo a piogge e alle maree…”

mercoledì 2 novembre 2011

Marvin - Sono Apparso alla Madonna - Pecore

Signore e Signori la squadra MoonTrein cresce e diventa sempre più folta e ben nutrita.
Non ci crederete, ma se prima eravamo noi che, anche con una certa fatica, andavamo in cerca di collaboratori, adesso sono loro che ci scrivono per offrirsi di collaborare.
E' quindi con estremo gaudio che vi andiamo a presentare "Marvin", un ragazzo che soffre di sdoppiamento della personalità infatti è convinto di essere una ragazza.
La rubrica di Marvin si chiamerà “Sono apparso alla Madonna” (cit. Carmelo Bene).
L'intento di "Marvin" è (parole sue) "mettere in piedi una piccola rubrichetta estremamente cinica o addirittura nichilista".

A MoonTrein la satira e il cinismo piacciono, se qualcuno ritenesse offensiva questa rubrica può contattare Vasco Rossi e i suoi legali e chiedere di chiudere MoonTrein, e a quel punto scoprirà, con grande stupore, che "Marvin" il ragazzo che soffre di sdoppiamento della personalità è proprio Vasco.
"Marvin" è quindi Vasco Rossi.

Ci scusiamo con Marvin se siamo stati più lunghi di lui, ma questo è quello che spesso ci sentiamo dire dalle ragazze che frequentiamo (ahahaha battuta bellissima!)


MoonTrein


A voi "Marvin" in  "Pecore" 


Sono felice di vivere a MoonTrein.
Sono così felice che passo metà del tempo ad ubriacarmi e l’altra metà in crisi di astinenza.
Sono così felice che piuttosto di vedere le vostre facce di cazzo me ne starei a casa a guardare tutta l’epopea di Beautiful.
Eppure da piccolo ero felice. Bastava un pallone di cuoio e quattro sfigati che pareva di essere a Wimbledon.
Oggi, invece, ho uno sguardo disilluso e quando mi guardo attorno vedo solo case fatiscenti, vecchi rincoglioniti e ...pecore!
Centinaia di pecore. Migliaia di pecore.
Tutte del vecchio Bandera. Un uomo così ricco ed elegante che sembra Tom Hanks in Cast Away. Se avessi i soldi di quel vecchio bastardo ristrutturerei il palazzo Lechi e ci andrei a vivere con quattro puttanoni brasiliani. Ma lui, evidentemente, ha altri valori.
Io valori non ne ho. Io valori non ne voglio.
Io voglio delle pecore. Centinaia, migliaia di pecore….


Marvin

martedì 1 novembre 2011

31/10/2011 - MoonTrein stile Iraq

30/10 2011 - ore 03.00. 
In tutta Italia si torna indietro di un'ora, tranne che a MoonTrein, dove invece l'orario viene spostato avanti di due mesi. 
Ecco perchè mentre in Italia è il 31/10/2011 a MoonTrein è il 31/12/2011