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domenica 5 agosto 2012

Good Vibration - di Archibald




Good Vibration


Oggi è il compleanno di Freddy.
Sua moglie non c'è, è partita per le vacanze.
“Ho bisogno di andare in montagna – gli ha detto – credo sia il periodo ideale: l'aria pulita, il panorama, la neve.”
“Se siamo a luglio!”
“Appunto – ha detto lei – tanto non so sciare.”
Adesso Freddy è qui seduto sulla mia terrazza. Indossa una camicia Acapulco azzurra con palme marroni disegnate uguale a quella di Brian Wilson nella copertina di un vecchio disco dei Beach
Boys. Non sembra turbato dall'avanzare inesorabile del tempo, dal ticchettio del suo orologio biologico, si è comprato un paio di occhiali a goccia con le lenti grigie che lo fanno assomigliare ai detective dei telefilm anni ottanta.
Dunque Freddy sta seduto su un lato della mia terrazza con la camicia Acapulco ed una lattina di birra in mano. Fa un lungo sorso, spara un rutto che si sente il mare, guarda nella lattina per essere sicuro che non ce ne sia più ed infine la impila sopra dozzine di altri cadaveri vuoti.
Quando Wally ci raggiunge la torre di latta è così alta che la prossima aggiunta saranno le luci di segnalazione aerea. Wally è invecchiato dall'ultima volta che l'ho visto. Ha i capelli tagliati di fresco, un paio di pantaloncini da tennis troppo stretti per la sua mole e la sua solita faccia da poker. Il gioco d'azzardo resta uno dei suoi grandi amori, subito dopo le prostitute, da cui immancabilmente si prende ogni tipo di malattia venerea; gonorrea, sifilide, fistole anali, che lui immancabilmente cura col suo metodo “fai da te” usando i prodotti che trova in casa. Infatti ora tiene tra le mani una confezione di piselli surgelati e se l'appoggia sul pube.
“Ho letto che l'azoto dei baccelli serve a combattere le spirochete dell'infezione. Se non funziona provo con i soffumigi ai broccoli”. Come contraddirlo.
Nel frattempo sentiamo il sibilo dell'ennesima lattina che si apre.
“Non dovresti bere tanto Freddy” – gli diciamo all'unisono.
“Lo so dovrei smettere cazzo- dice lui – ma la crisi, i tagli del personale, i problemi sul lavoro, ho pur sempre un mutuo da pagare.”
L'unico problema che ha sul lavoro è quanto zucchero mettere nel caffè durante la pausa. 
Nel salone Scott e Claire preparano le vettovaglie. Stanno insieme da una vita. Sono una di quelle coppie ormai capaci di completare l'uno le frasi dell'altro, di comunicare per cenni del capo, gesti, sguardi e fuggevoli espressioni del viso. Roba da far venire la nausea.
Claire un giorno ha chiesto a Scott di sposarla. Lui colto di sorpresa ha adottato la strategia dell'opossum, che resta immobile in silenzio nei momenti in cui deve proteggersi dai pericoli esterni. Claire ha così desistito, la mossa kansas city ha funzionato. 
Orgoglioso del successo ottenuto, Scott ha iniziato ad adottarla anche sul lavoro. Il problema è che fa l'avvocato e quando la utilizzò in aula durante un contraddittorio non raggiunse lo stesso risultato. E' finito pure sui giornali, in paese adesso lo prendono per il culo anche i postini.
Ci raggiungono di fuori ed appoggiano sul tavolo degli stuzzichini al tonno.
Freddy ha divelto un oleandro per svuotare il vaso e riempirlo con della Guinness.
“Non dovresti bere tanto Freddy” – gli dice Claire.
“Lo so, ma la malattia di mio figlio, le cure, l'aspettativa di vita che si riduce drasticamente.”
Suo figlio gode di ottima salute, l'unica patologia da cui è affetto è la predisposizione genetica di rompere i coglioni. Avrà preso dalla madre.
Scott osserva tutte le mie piante fiorite e ben curate.
“Perché ti ostini a tenerle?”
Conosce la risposta. Quindi abbasso la testa e resto in silenzio.
“Curare i suoi fiori non la farà tornare, così ti fai solo del male!”
Ha ragione. Ma come posso dirgli che lei mi manca così tanto che a volte mi fa quasi male, come posso dirgli che la notte allungo ancora il braccio per cercarla, come posso dirgli che nel comodino ho ancora un suo pacchetto di caramelle, scaduto, ed ho il timore che di notte prendano vita e vengano a soffocarmi nel sonno. Oh ma come posso spiegargli tutte queste cose.
“Sei mai stato innamorato?” - chiedo a bruciapelo a Wally.
“E' quella cosa che ti gonfia i pantaloni? So di cosa parli.”
Wally è un poeta. Un poeta con la saggezza aromatizzata alla zuppa di verdure.
L'arrivo inaspettato di Steve serve ad allentare la tensione. Non è solo, con lui c'è una tipa che ricorda tanto Jessica Rabbit, non per l'avvenenza ma perché sembra proprio un cartone animato.
Capelli lunghi e gialli. Gialli come un limone sottoposto a radiazioni. Labbra carnose, occhi truccati di viola e sul viso tanto di quel fard da foraggiare tre intere generazioni di clown. Indossa una canottierina rossa ricamata con perline e pailettes ed un paio di short di jeans. Non è per niente timida e si presenta al gruppo come se ci conoscesse da sempre.
Si chiama Samantha, faceva la shampista per cani ma adesso lavora nell'ufficio marketing di una grossa multinazionale. Capiamo come è avvenuta questa vertiginosa scalata al potere quando ci spiega che i colleghi usano i suoi capezzoli al posto dei tasti della calcolatrice. Ormai senza freni ci rivela anche che Tempesta Perfetta, il suo soprannome nell'intimità è dovuto al flusso copioso durante i periodi del ciclo.
Steve è radioso mentre l'ascolta proferire una vaccata dietro l'altra.
“Stasera la porto a casa, è ufficiale, la presento ai miei”- ci confida.
Considerando che suo padre è reduce da un'operazione a cuore aperto per una stenosi, consigliamo a Steve di procedere con cautela, dosarla, mostrargliela un po' alla volta. Per stasera potrebbe anche bastare una tempia.
Ci prepariamo per un brindisi collettivo e benaugurante. Freddy si è addormentato, seduto per terra, schiena contro il muro e bavetta colante che ha formato un piccolo lago sulle piastrelle del balcone. Se non fossimo fuori stagione potremmo sfruttarlo per costruirci il presepe attorno.
Lo svegliamo. “Non dovresti bere tanto.”
“Dovrei smetterla cazzo, ma l'Afghanistan è una brutta bestia da dimenticare.”
Non è mai stato in Afghanistan. Lo confonde con Igea Marina dove è stato due settimane in ferie con la moglie.
Mi allontano dalla festa, con mille pensieri che mi intasano il cervello.
Prima di andarmene mi assicuro che qualcuno accompagni a casa Freddy. L'ultima volta che è rincasato da solo ha sbagliato numero civico ed è finito nel salotto di una coppia di anziani di Rovigo. All'inizio i due vecchietti spaventati volevano chiamare la protezione civile ma poi si  erano affezionati ed avevano avviato le pratiche per l'adozione. Quando sua moglie lo ha trovato, lo ha tenuto per sei mesi agli arresti domiciliari.
Cammino, solo, fino alla spiaggia e mi siedo su una panchina ad osservare.
Un bambino dal niente, svuota un secchiello d'acqua in testa all'amichetta dormiente facendola sobbalzare. Incrocia il mio sguardo, strasorride alzando il pollice.
La vita è uno schifo.
E' tutto uno schifo.
Mica male riuscire ancora a sorridere.


Archibald

giovedì 2 agosto 2012

MoonTrein - Una giornata al parco - 02/08/2012


Cosa c'è di meglio, in una calda e noiosa giornata d'estate, di un giretto al parco?
Peccato che, come spesso accade, l'abissale ignoranza e la straripante inciviltà di pochi provochino disagio ai molti.

domenica 8 luglio 2012

Le fighe - di Marvin


MoonTrein si dissocia in tutto e per tutto da questo post, ci dissociamo da Marvin e potremmo anche decidere di uscire dall' Euro e dissociarci dalla Merkel.
DIssociandoci da tutto quello che riuguarda Marvin pubblichiamo il suo nuovo pezzo dissocaindoci, in questa maniera, da noi stessi e da tutto cio' che abbiamo sostenuto fino a qui.
MoonTrein




Piccola premessa: in questo post non si parla di ragazze, bensì di fighe. Sono due robe diverse, chiaro?


Da una parte ci sono le ragazze, disprezzabili in quanto appartenenti al genere umano, e dall’altra le fighe, apprezzabili invece, che potremmo definire come il lato erotico-porcel-sessuale delle femmine in questione. Bene, secondo la mia autorevole esperienza, che per inciso si tratta di trent’anni di onorata carriera in puttane di basso borgo, le fighe vanno classificate in siffatte categorie:

Quelle che non te la danno, ma vorrebbero


Quello che non te la danno, e non vorrebbero


Quello che non te la danno, e che comunque non vorresti



1)      Quello che non te la danno, ma vorrebbero. In questa categoria ricadono le amiche di una vita, quelle che alle elementari erano dei barili di merda con il grasso fino al mento, ma che a furia di palestra e cocaina sono divenute via via sempre più fighe con un culetto bello sodo e due tettine da paura. Per quale di motivo non te la danno? Per il semplice fatto che sei loro amico. Magari ti trovano estremamente sexy e virile e te lo vorrebbero succhiare da mattina a sera … ma loro no! Non possono. E anche se potessero, non vogliono. E anche se volessero, non possono. E’ una legge universale! Si chiama: la regola del porco dio.


2)      Quello che non te la danno, e non vorrebbero. A primo acchito potrebbe sembrare la categoria più sensata. Insomma, non gli piaci e non te lo danno. Tutti qui, liscio come l’olio. Il problema è quando vedi il loro ragazzo: cioè quell’ammasso di merda melmoso e sudato che a prima vista hai scambiato per Slimer dei Ghostbusters. E pensi: ma per quale cazzo di motivo una bella fighe come lei deve mettersi con quello che sembra uno scopino per il cesso? Perché la vita deve sempre rivelarsi una demenziale parodia di una presa per il culo? Perché devo sempre essere io a finire per invocare un glorioso porco dio?


3)      Quello che non te la danno, e che comunque non vorresti. Questa è sicuramente la categoria migliore, se non per il fatto che vi possiamo trovare una convergenza di intenti: tu mi fa schifo e non te la do, e tu sei un cesso di merda, tienitela pure! E anche qui, liscio come l’olio…o almeno in apparenza. Perché alla fine si finisce per scopare proprio con quelle fighe che non vorrebbero dartela e che comunque non vorresti Questo scherzo del destino è provocato dall’alcool. L’alcool, appunto, che fu inventato da Dio con la scientifica intenzione di causare gravidanze indesiderate. Ed è per questo motivo, se non per altro, che in queste situazioni è cosa buona e giusta invocare un meritatissimo, sentissimo e poderosissimo porco dio.


Bene, e si fa per dire, potremmo dire che l’elenco è finito qui. Ma vorrei lasciarvi con una chicca: vi giuro, e vi prego di credermi, che ho sentito dire che in alcune lande desolate del medio oriente esiste un altro tipo di figa, da noi non presente, che si potrebbe catalogare come: quelle che te la danno. Ma questa è sicuramente una leggende, un mito, un’invenzione di una mente malata e contorta…per cui vi saluto, cari amici, augurandovi un cordiale e felice porco dio.


Marvin



mercoledì 20 giugno 2012

Benvenuto Jaman Truck - Moglia (MN) - Giugno 2012

Salve a tutti, dopo il recente esordio di "Archibald" sulle pagine di MoonTrein, siamo lieti di presentarvi un altro nuovo collaboratore: Jaman Truck.
Chi segue MoonTrein da tempo avrà subito capito, dalla prima parte del suo nick "Jaman" che non si tratta di un vero e proprio nuovo ingresso. La seconda parte del suo nick "Truck" ci dice che un trucker, o un "camionaro", come ama definirsi lui.
 Quindi non si tratta di un vero e proprio nuovo ingresso, ma la sua collaborazione con la rubrica "camionaro1911" parte ora e quindi, come collaboratore ufficiale di Moontrein, è al suo esordio.
In quanto camionaro, Jaman Truck fotograferà per noi i luoghi d'Italia, forse d'Europa, magari del mondo e, un giorno, sicuramente, anche i luoghi dello spazio
(del resto Moontrein è il treno in viaggio verso la Luna).

Il primo servizio di Jaman Truck, per la rubrica "camionaro1911" riguara Moglia, un paese in provincia di Mantova. Anche lì, il terremoto che ha colpito l'Emilia Romagna ha fatto danni.
Jaman ha immortalato alcune immagini, cercando di non fotografare luoghi con persone nè di esagerare nel numero di scatti per non passare da "turista del dolore" e per rispetto dei residenti. Thanks to Jaman Truck.


domenica 17 giugno 2012

Odio il calcio - di Marvin


Odio il calcio per svariati motivi. In primis i calciatori. Una volta erano atleti con due palle così che piuttosto di simulare un fallo te lo mettevano nel culo, il fallo. Oggi invece, li avete visti? Fighette del cazzo dopate e lampadate buone solo a frignare perché gli si è rotta l’unghia del piede. Ueeeeeh  mi si è rotta l’unghia del piede….ueeeeeh voglio la mamma!  Fanculo, rivoglio i miei atleti cazzuti.
E poi i giornalisti, che idioti! Sono vent’anni che fanno le stesse domande e sono vent’anni che ricevono le stesse identiche risposte: eeeeeeh l’importante è il risultato…eeeeehh ce l’abbiamo messa tutta…eeeeeh il mister ha ragione…eeeeeh v-a-i-a-f-a-r-e-i-n-c-u-l-o cazzo! Hai li un microfono e 40 milioni di persone dì qualcosa di intelligente, no? Totti dì qualcosa di intelligente, Gattuso dì qualcosa di intelligente: eeeeeh laif is nao. Mah!
E ancora, i presidenti. Il calcio è praticamente in mano a 4 petrolieri, 6 banchieri e 9 mafiosi. Che bell’affare! E infatti si vedono i miliardi di euro che riempiano le tasche di quei truzzi di merda.Vi ricordano qualcosa i nomi di Giraudo, Bettega e Moggi? Pensavate che era tutto finito? Poveri illusi! C’è voluto quel frocio di Signori per ricordarvelo...
Ma la cosa che mi fa più incazzare sono i tifosi. Una massa di cerebrolesi che spendono e spandono per alimentare il marciume del calcio. Contenti loro, contenti tutti. Ma gliene venisse in tasca qualcosa, dico io! E invece guardateli mentre si strappano i capelli per un rigore sbagliato. Ma dai, Ma per cosa?!

E poi, chiudetele quelle curve del cazzo…ermeticamente, intendo. Con gl’ultras dentro. Che si scannino tra di loro e che la piantino di sfracassare i coglioni quegl’inutili e insignificanti avanzi di galera. 
Volete un sport? Il curling, quello si ch’è uno sport.

Marvin

domenica 10 giugno 2012

UN PELO DI F... - SLEEPERS


SLEEPERS

Titolo originale
SLEEPERS

Paese USA

Anno 1996
Genere drammaticoRegia: Barry Levinson

Soggetto: Lorenzo Carcaterra

Sceneggiatura: Barry Levinson

SCHEDA TECNICA CAST


Jason Patric: 
Lorenzo "Shakes" Carcaterra

Brad PittMichael Sullivan
Robert de Niro: Padre Roberto "Bobby" Carillo
Kevin Bacon: Sean Nokes
 
Vittorio Gassman: King Benny
Dustin Hoffman: Danny Snyder
 
Billy Crudup: Tommy MarcanoRon Eldard: John Reilly

TRAMA:
PRIMA PARTE

Hell's Kitchen, New York .
Lorenzo Carcaterra “Shakes”,Michael Sullivan,John Reilly e Tommy sono quattro amici che
 cercano di crescere in un multietnico e malfamato quartiere, dividendo il loro tempo tra la chiesa,  servendo messa come ministranti e la strada, facendo piccole commissioni per il “boss”della zona, King Benny,(Vittorio Gassman). I quattro amici hanno come punto di riferimento padre “Bobby”Carillo (Robert De Niro),loro caro amico con trascorsi da criminale e Carol Martinez,(Minnie Driver).
Nella calda estate del 1967 i quattro giovani decidono di mangiare hotdog senza pagarli,quando  “Shakes” ne ordina uno e poi scappa, il venditore ambulante lascia il carretto incustodito alla mercé degli altri tre che si abbuffano di panini ;non ancora soddisfatti decidono di spostare il carrello fino a quando non arrivano sulle scale che portano alla metropolitana, il loro piano consiste nel far avvicinare il commerciante e costringerlo a fare una scelta, prendere il carretto che altrimenti cadrebbe giù lungo le scale oppure acciuffare i quattro burloni,ma qualcosa va storto e il carretto, a causa del suo peso, scivola dalle mani dei ragazzi e cade su di un uomo ferendolo 
gravemente.
Tre di loro vengono condannati a scontare una pena non superiore a diciotto mesi ne inferiore ad un anno nel riformatorio maschile Wilkinson, mentre Shakes sconterà solo sei mesi essendo arrivato a furto avvenuto.
Durante il pranzo nel refettorio,a causa di una rissa che li vede coinvolti,i quattro vengono presi di mira dalla guardia carceraria Sean Nokes (Kevin Bacon)
 che, con la complicità di altri tre suoi colleghi, li picchia e abusa 
sessualmente di loro.
Un giorno si disputa una partita di football tra i detenuti e le guardie,
 quest'ultime perdono e Nokes si vendica uccidendo Risso un ragazzo afroamericano che aveva deciso insieme a “Shakes”e agli altri di non subire, oltre che le violenze, anche l'umiliazione di perdere il match.

SECONDA PARTE

Autunno 1981
Una sera John e Tommy,ormai divenuti adulti,si recano in un ristorante per cenare e vedono un uomo intento a gustarsi quello che sarà il suo ultimo pasto, infatti riconoscono in lui il loro aguzzino e dopo essersi presentati lo uccidono.
Vengono presi, incriminati e incarcerati in attesa di processo.
Michael divenuto sostituto procuratore distrettuale di New York riesce a farsi affidare il caso in modo tale da poter giostrare a suo piacimento il processo e di condurre la macchina della vendetta già avviata dai suoi amici contro le 
restanti guardie e il riformatorio.

RECENSIONE:

Il film è diviso in due parti, la prima riguarda l'adolescenza dei 
protagonisti mentre la seconda parte descrive la loro vita in età adulta, 
amicizia e vendetta sono i temi principali del film che si dilunga troppo su 
alcuni passaggi. 
Non è di certo la migliore opera del già premiato Barry Levinson che con 
questo film punta dritto al cuore ma la storia è interessante e la si segue 
volentieri soprattutto grazie a mostri sacri quali De Niro e Hoffman , al 
nostro Vittorio Gassman e al bravo e sottovalutato Jason Patric. BUONO



 BANDITE IL FRA SCONCE


martedì 5 giugno 2012

Gino - di Archibald

Signori, Signore, siamo onorati di presentarvi Archibald, il nuovo collaboratore del Progetto MoonTrein.
Con la passione per la scrittura, residente a Moontrein, Archibald scriverà per noi, ma soprattutto per voi, dei racconti che vi emozioneranno a tal punto da provare l'impulso immediato di smettere, per sempre, di leggere le cazzate che scrive Marvin.
La sua categoria si chiamerà "SENZA CONFINI".

Questo è il primo racconto di Archibald, per MoonTrein, preceduto da due righe in cui si presenta.
Il titolo del racconto è "GINO".





“Non so sciare, non so giocare a tennis, nuoto così così, ma ho il “senso della frase”.
( Andrea G.Pinketts, Il senso della frase)

Non sono sicuro di avere il senso della frase, ma mi piace pensarlo e mi piace scrivere.
Mi hanno detto che qui posso trovare un po' di spazio per farlo, spero di essere all'altezza.

Archibald.


GINO

Mio nonno è Bruce Willis.
Non che io sia il nipote del famoso divo di Holliwood. Il fatto è che proprio come John McLane, il celebre poliziotto da lui interpretato nella saga Die Hard che dopo soli dieci minuti di film si trova in canotta completamente sporco di sangue, anche mio nonno dopo essersi vestito di tutto punto si riduce sbragato, cintura dispersa sostituita da una corda o dalla fascia di spugna dell'accappatoio, camicia piena di macchie di sconosciuta provenienza ed i polsini al gusto frappuccino.
Mio nonno si chiama Luigi, ma per tutti, me compreso, è sempre stato Gino.
Se John McClane ha sbriciolato il grattacielo Nakatomi per liberarlo dai criminali della Germania orientale, Gino ha combattuto la seconda guerra mondiale contro i nazisti. Si è arruolato nel corpo di fanteria ed è finito ai margini del conflitto bellico sull'isola di Sant'Antioco ad ovest della Sardegna. Per non farsi mancar nulla ha rinunciato agli scontri di massa, agli assalti ed alle incursioni per farsi assegnare, volontario, alle cucine. Poi le alte sfere dell'esercito stanche delle sue varianti dell'unico piatto che sapesse cucinare, il brodo, lo hanno relegato ad un incarico d'ufficio presso la capitaneria di porto. Fortuna vuole che gli alleati siano sbarcati a Salerno, lontano dalle coste sarde. Fosse stato per Gino e le sue indicazioni, unico radiotelegrafista che invece dell'alfabeto morse conosceva i segni della briscola, adesso gli americani starebbero ancora vagando per il Mediterraneo e si sarebbe dovuto riscrivere la storia.
Figlio di contadini, al termine delle ostilità Gino è tornato alla vita di campagna. Era addetto all'irrigazione, nel senso che faceva il bagno nei canali invece di zappare ed era addetto al bestiame; Gino sussurrava ai cavalli in anticipo su Robert Redford, non a scopo terapeutico ma semplicemente per convincerli a lavorare al suo posto. Se Moira degli elefanti fosse passata da quelle parti avrebbero messo su un gran bel numero da circo.
Invece in una vita uscita da un copione cinematografico, come George McFly di Ritorno al Futuro ha conosciuto la sua futura moglie al ballo della scuola, Gino ha conosciuto la sua musa alla sagra del paese a tema "Romanticismo nel bosco". Si chiamava Stella e con un nome così, scritto direttamente nel firmamento, non è potuto che scaturirne una storia d'amore illuminatissima.
Infatti a Gino è bastato il tempo di un ballo per conquistarla, sposarla, trasformare le sue zucche in una lambretta e barattare i suoi campi con un'osteria in paese; osteria a conduzione familiare, la moglie dietro il banco ed il marito alle relazioni pubbliche. Primo locale in un paese così piccolo ad introdurre la riffa (casualmente eh, casualmente sempre vinta dal proprietario), il gioco del poker ed il tavolo delle piastre.
"Non c'era mai una sedia libera" ama tuttora ripetere mio nonno, anche perché quando c'era la occupava lui per fare compagnia ai briscoler e giocare a carte fino a tarda ora.
Come in ogni sceneggiatura che si rispetti c'è sempre la parte del cattivo: in questa il ruolo spetta all'oscuro male che ha spento la sua Stella in un grigio pomeriggio d'autunno. Gino ha portato il lutto, non al braccio ma sulle spalle di tutti con pacche confortanti, per ricordare che la vita continua e che la sua Stella non avrebbe mai smesso di brillare di luce propria, purtroppo l'avrebbe vista solo più distante.
Per ripartire Gino si è trasferito nella casa al lago e per far rivivere i fasti del passato ha iniziato una brillante fase latin lover, stavolta con la variante vedovo. Ha messo nel carniere, nell'ordine, una signora svizzera scartata perché maniaca della pulizia ("l'uomo deve puzzare" è una della filosofie di vita di mio nonno), un'anziana contessa bocciata perché considerata avara ("i conti si dividono" altro principio cardine della sua arte zen) ed un'indigena del posto messa da parte perché non ritenuta all'altezza ("vive al ricovero, non è al mio livello, io ho ancora la patente!").
Ha perciò chiuso il Tour accasandosi, virando verso una quieta convivenza con una ex compaesana anch'essa rimasta vedova, disposta a condividere con lui talamo, argomenti ed interessi, ma soprattutto le spese di vitto e alloggio.


Gino ha stretto poi amicizia con un altro villeggiante in pensione, tale signor Aldo, ex imprenditore edile. Con lui ha intrapreso un affiatato sodalizio che li ha portati a compiere, emuli del Mascetti e del Perozzi di Amici miei, zingarate varie in terra lacustre. Da ricordare il parcheggio in un bunker durante un torneo di golf ("ho visto il ghiaione, pensavo fosse un posteggio"), l'espulsione da tutti i circoli anziani per vari magheggi con le carte e perla delle perle il lungo lago, rigoroso senso unico, percorso contro mano fingendosi stranieri a digiuno di segnali stradali locali con la macchina targata clamorosamente Cremona.
Oggi Gino ha ottantotto anni ed è tornato al paesello natio.
Fa colazione con gli all bran, mangia kiwi, yogurt, verdura cotta, ma non disdegna un sano masochismo alimentare che lo spinge ad ingurgitare pizza, risotto, crostata alle fragole, il tutto nella stessa portata. Ha una badante part-time che lui ha convertito alla scala quaranta in zona cucina ed alle spugnature orientali in zona bagno, possiede scorte incommensurabili di Voltaren ed ha un'ernia epigastrica che si ostina a chiamare epigrafica forse perchè la ritiene un dono divino.
Non ha comunque abbandonato le vecchie passioni come il Milan, la boxe in Tv, il buon vino e le belle donne. Un po' come a Bruce Willis.
Non so se ve l'ho detto, mio nonno è Bruce Willis. Duro a morire, deliziosamente leggiadro nel vivere.

Archibald


Giovedì 14 Giugno - Brescia




martedì 29 maggio 2012

Una nuova pedagogia - di Marvin



Quand’ero bambino pensavo che i grandi fossero degl’idioti. Li guardavo mentre parlavano e pensavo: ma con tutte le belle cose da fare questi se ne stanno li a parlare? Ma perché non si mettano a saltare e cantare e giocare come noi giovani pargoletti coi tarzanelli nel culo?
Ricordo anche che mi promettevo di non diventare come loro: io da grande non fumerò, non berrò e non mi drogherò. Inutile dire che oggi non solo faccio tutto questo cose, ma bestemmio pure, vado a puttane e quando posso evado pure le tasse…
Sarà per questo che odio i bambini. Forse perché quando li vedo mi sembra che mi guardino dall’alto in basso. Sembra quasi che pensino: “guarda che  povero sfigato che sei: un fallito, un diseredato, un parassita della società…NOI NON SAREMO MAI COME TE!”
Eh no, piccoli miei, toglievi quel sorrisetto del cazzo perché diventerete PROPRIO COME ME!
Probabilmente vi ritroverete a fare un lavoro di merda, in un ufficio di merda, con un capo di merda e uno stipendio di merda. E allora sarà uno spasso vedervi affogare nell’alcool mentre io da vecchio decrepito spenderò la vostra pensione in cateteri e cure termali.
Bisognerebbe dirglielo, ai bambini. Che comincino si in da ora a fare i conti con la realtà.
Tanto per iniziare bisognerebbe dirgli che Babbo Natale non esiste. Poi, superato lo shock iniziale, fargli capire che il mondo fa schifo e insegnargli fin da subito ad essere disonesti. Questa è la nuova pedagogia: creare un esercito di piccoli e fottuti bastardi che possano diventare la nuova classe dirigente. Altro che coriandoli e palloncini, non vi pare?

Marvin

lunedì 14 maggio 2012

Frequenza Incazzata Nera - Puntata 7

Martedì 15 Maggio, su RadioMoontrein, settima puntata di Frequenza Incazzata nera.

TRANSIZIONE, VENUS PROJECT E MOVIMENTO 5 STELLE 
di Andrea Cusati.





giovedì 10 maggio 2012

Facebook - di Marvin




Se sei uno di quei fighetti con la puzza sotto il naso a cui piace tanto fare l’alternativo probabilmente sei anche uno di quelli che si divertono a parlare male di Facebook. Brutto Schifoso! Come si può parlare male di una tal invenzione? Ora, tralasciando alcuni aspetti negativi, come il fatto evidente che iscriversi vuol dire arricchire quel frocio bastardo di Zuckerberg, dovresti riconoscere che Faccia Libro ha davvero un fottio di potenzialità.
Prima di tutto, con la sua tecnologia da Big Brother, Facebook ti da l’indiscutibile occasione di aumentare la tua autostima. Aver infatti la possibilità di stringere amicizia con più 800 milioni di persone, di cui la metà strafighe, non può che farti sentire estremamente popolare. Se poi la maggior parte di loro sono delle zucche vuote piene di merda che passa gran parte del tempo a linkare puttanate, beh, non importa. Anzi, può essere vantaggioso, perché a loro confronto ti puoi sentire un cazzuto intellettuale col pene duro e tirartela di brutto.
Inoltre un altro vantaggio è che Facebook si interessa continuamente dei tuoi più intimi bisogni e questo vuol dire che ti venderà a delle aziende pubblicitarie cosicché possano fare del marketing basato su di te. Fantastico! Non devi far altro che aspettare Natale ed ecco che ti arrivano una marea di offerte proprio su quel lubrificante che tanto desideravi…
Infine, ma non per ultimo, un altro grande vantaggio di Facebook è che ti da la possibilità di condividere i tuoi cazzi. Puoi infatti far sapere al mondo cosa hai fatto ieri o cosa farai oggi. Puoi dire chi frequenti e chi non frequenteresti nemmeno se ti mettessero una scopa nel culo. Puoi dire quanto caghi, quanto scopi, quanto bevi, quanto ti droghi e persino quante volte hai tentato il suicidio. Il bello, ovviamente, è che quando girerai per strada più nessuno ti verrà a domandare cosa diavolo hai fatto ieri e come la pensi su questo o quell' argomento. Più nessuno verrà a chiederti se stai bene o male e persino quella cagacazzo di tua nonna la pianterà di dirti "e allora la morosa?" dato che hai già spiattellato tutto su Facebook e se vuole se lo va a vedere. E allora cosa aspetti? Iscriviti a Facebook,  stronzetto, o devo creare un profilo falso a tuo nome?


Marvin

domenica 6 maggio 2012

Piazza Manzoni, 6 Maggio 2012, Gazebo Legambiente. Raccolta adesioni.

Domenica 6 Maggio Legambiente Montirone si è presentata in Piazza Manzoni con un gazebo per la distribuzione e la raccolta delle tessere di iscrizione. Sono state raccolte 40 iscrizioni, è un buon inizio, ma più siamo e meglio è.
Aiutaci a difendere la nostra terra.

Frequenza Incazzata Nera. Puntata 6


RITORNO AL FUTURO
di Andrea Cusati



Moon on Moontrein

La SuperLuna del 5/6 Maggio fotografata dal nostro fotografo ufficiale
 Paolo Valzelli.

CLICCA SULL'IMMAGINE PER VEDERLA INGRANDITA


lunedì 16 aprile 2012

Moontrein - Le nostre origini (anteprima)


Prossimamente... 
foto e interviste che ci racconteranno come era MoonTrein molti anni fa. Questa è un'anteprima.

domenica 8 aprile 2012

Montirone Ambiente diventa Legambiente.

Il Circolo di volontari "Montirone Ambiente" si appresta a diventare un Circolo di Legambiente.
Sintesi dell'incontro del 3 Aprile 2012 con i rappresentanti di Legambiente.
Intervengono, Barbara Meggetto, Direttrice Legambiente della Lombardia e Rossella Muroni, Direttrice nazionale di Legambiente.

sabato 7 aprile 2012

Buona resurrezione, Gesù Cristo! - di Marvin


Adoro il Cristianesimo. Lo adoro perché è una religione dannatamente masochista. 
Una religione così perversa e macabra che persino uno psicopatico come me potrebbe trovarci qualcosa di interessante. Pensate alla Pasqua, per esempio: due miliardi di cristiani che si ritrovano ad ingozzarsi e ad ingrassare come vitelli per ricordare che 2000 anni fa un uomo è risorto dopo essere stato umiliato, torturato e crocefisso. Ma dico io, porca puttana, ma non hanno un minimo di decenza? Non ce la fanno almeno una volta nella vita ad adoperare un po’di buon senso? No, a quante pare, perché sono bravissimi a lavarsene le mani. Per loro infatti il massimo supplizio è quello di fare quaresima e poi giù a bere e mangiare e scopare esattamente come gli atei di questo mondo.

E allora, dico io, ma non farebbero prima a lasciarsi alle spalle tutte queste merdate e godersi la vita? No, cazzo. E sapete perché? Perché a loro piace tanto l’idea di sentirsi immortali. A loro non fotte un cazzo di Gesù e la Madonna, a loro interessa che ci sia un Dio invisibile che gli garantisca la vita eterna. E cosa sono disposti a fare per guadagnarsela? Niente, naturalmente, se non leccare il culo ai preti e fare qualche preghierina ogni tanto. Questi sono i cristiani: una massa di fedeli ipocriti e codardi che vivono esattamente come se dio non ci fosse, salvo poi ricordarsene quando più gli fa comodo.

E poi, non capisco: perché se ne stanno li a ricordare un sacrificio di 2000 anni fa quando ogni giorno, ogni fottutissimo giorno, se ne sbattono le palle di quei poveri cristi che si sacrificano per un pezzo di pane e che nemmeno hanno il privilegio di resuscitare? Perché stanno li a battersi il petto per la morte di un dio fasullo e non fanno nemmeno un minuto di silenzio per la morte dell’intelligenza?

Demagogia? Qualunquismo? non lo so…so solo che a Pasqua non mi siederò vicino al credulone di turno per fissare un altare vuoto. Io a Pasqua, come al solito, farò uno splendido puttan tour con quattro litri di vino in corpo. E chissà quanti cristiani che incontrò.

Marvin

lunedì 26 marzo 2012

Lettera al Giornale di Brescia di G. Lombardi e E. Quaranta.

MONTIRONE: UN REFERENDUM SULLA LA NUOVA CAVA DI GHIAIA

Da una decina di anni, incombe su Montirone come una spada di Damocle, l'apertura di una nuova cava estrattiva di ghiaia, per di più in falda: l'ATE G36 del Piano cave v regionale richiesto dalla ditta Faustini.
Si tratta dell'escavazone di 56 ettari complessivi, più altri 22 ettari, come area di pertinenza (per un totale di 236 piò interessati), situati in località "Betulla", alle porte del paese, sul lato destro provenendo da Ghedi, si estenderà fino a lambire il centro abitato.
Per anni le istituzioni locali, i cittadini si sono battuti, fino ad arrivare alla Corte Europea, ma a fermare l'inizio delle escavazioni, sembra ora soltanto la crisi economica che attanaglia il Paese.
Negli ultimi tempi il solo "Comitato Ambiente Montirone" che presto si chiamerà "Lega Ambiente Montirone", porta avanti la battaglia, visto che le istituzioni locali - partiti e associazioni, l'Amministrazione Comunale -, sembrano aver lasciato campo libero, ora l'occhio è più sui possibili introiti economici, che allo scempio annunciato.
Tant'è che nei mesi scorsi una delibera dell'Amministrazione consentiva l'escavazione anche dell'area di pertinenza che, nel progetto originale, doveva essere area di rispetto. Proposta non accettata neppure dallo stesso cavatore che, avrà pensato: è troppo anche per me. meglio non avere problemi, in futuro, qualcuno potrebbe impugnare questa motivazione e crearmi problemi.
Impotenza, smarrimento, rassegnazione sono sentimenti che inevitabilmente portano all'indifferenza. Sembra che tutto sia già fatto, che la popolazione, l'Amministrazione Comunale non abbiano alcuno strumento giuridico, legislativo per opporsi.
Ed eccolo il risultato: non posso farci niente, sarà quel che sarà.
"In cambio , vi possiamo aiutare magari a costruire un nuovo centro sportivo, il nuovo polo scolastico, cemento e sabbia ve li regaliamo... era già roba vostra, così state buoni e zitti".
Come facciamo ad essere così indifferenti verso il nostro futuro?
Perchè purtroppo è questo  il risultato, ci hanno spento, hanno spento il sentimento che da sempre ci distingue dagli altri esseri viventi: progettare e vedere il nostro futuro, siamo diventati come quelle macchine che costruiamo così bene, ma senza corrente non servono a nulla, e la corrente che muovo l'uomo è la speranza in un mondo migliore, tutto questo non succede per caso è frutto di tattiche collaudate costruite a tavolino.
Perchè non ci informiamo dalle nostre istituzioni su cosa sta succedendo?
A che punto sono i progetti?
Perchè ancora a Montirone? Come mai così tanti metri cubi?
E le istituzioni: Comune, Provincia, Regione non ci chiedono cosa ne pensiamo e cosa vorremo fare del nostro territorio?
E' provato, che una popolazione informata è sempre una popolazione attiva e dinamica che sa immaginare e progettare il proprio futuro, proprio ciò che coloro che muovono i fili, non vogliono.
Promuovere un Referendum consultivo allora è sembrata l'iniziativa più mirata a coinvolgere tutta la popolazione, che sarà chiamata ad esprimere la propria opinione sulla nuova cava.
La modalità di partecipazione scelta dal Comitato Ambiente è di estrema semplicità, infatti non saranno i cittadini a recarsi alle urne ma saranno i volontari del comitato stesso a recarsi casa per casa a portare la scheda referendaria, la quale sarà depositata direttamente dall'elettore nell'urna mobile sigillata, che sarà aperta a Referendum concluso per lo spoglio in pubblico.
Un'iniziativa che dovrebbe unire all'unisono tutti: Cittadini, Amministrazione Comunale, forze politiche e sociali presenti sul territorio, la Parrocchia.
"Quando sarà a pieno regima l'ATE G36, l'escavazione complessiva ne territorio di Montirone supererà i 1500 piò di terra". Uno scempio, nessuno può chiamarsi fuori" dicono giustamente i promotori.
Quale territorio lasceremo alle future generazioni? Da ciò che si delinea, probabilmente "il nuovo grande polo estrattivo della  provincia" ribadiscono.
Di certo alle porte c'è un disastro ecologico e ambientale, data la vasta escavazione in acqua, e visto che l'acquedotto comunale pesca a 20 metri...
Il Referendum può rappresentare un punto di partenza per far coesistere tutte le anime presenti in questa realtà: informando, creando discussione, abbandonando personalismi, per gettare le basi, mettendo la salvaguardia dell'ambiente al centro di un progetto: dare un futuro sostenibile alle future generazioni.

Gianluigi Lombardi
Ermanno Quaranta


VUOI DAVVERO CHE ACCADA?

venerdì 16 marzo 2012

BRESCIA - SABATO 17 MARZO 2012. ORE 15.00

SABATO 17 MARZO 2012. ORE 15.00

Brescia è la TERZA città con l'aria più inquinata d'Europa.
Tale risultato ci ha donato:

Nel 2011 + 8% di tumori infantili (contro il +2% in Italia);
Nel 2009 record italiano di morti per tumore (36% delle morti).

di fronte a questi numeri spaventosi rimaniamo comunque seduti sul nostro divano a ripetere la solita, insulsa frase :"Tanto non  serve a nulla, fanno quello che vogliono..."




domenica 11 marzo 2012

La scuola - di Marvin


La prima cosa che mi viene in mente quando penso alla scuola è l’umiliazione che provavo quando la maestra mi sgridava. Già, all’epoca ero molto timido.
I miei compagni di classe erano dei fottuti bastardi e li ricordo ancora mentre si divertivano a tirarmi giù i pantaloni. Figli di puttuna!
Mi fecero passare 4 anni di inferno. Arrivato in 5° mostrai i primi segni d’insofferenza: quando uno dei miei compagni si avvicinò per sfracassarmi il cazzo mi girai di scatto, gli strinsi il collo e lo mandai a fanculo. Da li in poi non mi toccò più nessuno. Ecco perché il bullismo dovrebbe essere insegnato a scuola. Perché ti forma il carattere…

E Infatti, alle medie, il bullo divenni io. Il mio scopo era quello di formare il carattere degl’insegnanti. Ho sempre pensato che se non hai le palle per tenere una classe di teenager te ne devi stare a casa. La scuola è una guerra, baby. Da una parte l’autorità e dall’altra anarchia. Una lotta fratricida fra chi vuole semplicemente vivere e chi cerca in tutti i modi di impedirtelo. La battaglia era impari, però.
I professori avevano molti mezzi a disposizione mentre io, da “buon”studente, potevo solo contare sul gruppo. Ma nel gruppo, si sa, ci sono le spie, i traditori e i leccaculo! Per questo ero destinato a perdere. E infatti perdevo, ogni giorno, mentre la mia testa si riempieva di inutili nozioni e il mio grado di felicità diminuiva, sempre di più, sempre più in basso, schiacciato com’ero sotto il peso dell’ansia.

Ritrovai un briciolo di serenità alla superiori. Il connubio canne e fighe si rivelò congeniale e mentre imparavo l’arte del copiare, il mio bullismo si scagliava su un povero gay in prima fila. Era il periodo dell’adolescenza. Motorini, discoteche e pasticche m’accompagnarono fino all’ultimo anno, quando la mia felicità fu nuovamente scossa.

Era il momento di decidere cosa fare da grande e questo mi rendeva ansioso. Il mio sogno era di fare, nell’ordine: il dj, la rockstar, il porno attore, la velina, il sommelier e Indiana Jones, ma non trovai una sola università che insegnasse queste cose. Così, come tutti, misi da parte il sogno di una vita spericolata e m’iscrissi a una facoltà a random. Si rivelò una delle più grandi delusioni della mia vita. Tra professori cagacazzo e figli di papà m’accorsi che l’università non faceva al caso mio. Le materie erano tutt’altro che interessanti ed era fastidioso dover passare l’intera giornata a cercare un buco di merda dove studiare. Ma alla fine, per chissà quale mistero, mi laureai.

Sebbene all’inizio mi sentii sollevato dal non dover più mettere mano ad un libro, m’accorsi, col tempo, che la scuola mi mancava. Mi mancava…per il semplice fatto che il lavoro è peggio. Sono qui, infatti, nel mio ufficetto del cazzo, soffocato dall’aria di chiuso e reso isterico dal telefono che suona. Se mi guardo intorno non vedo niente. Se mi guardo indietro vedo molta acqua passata sotto i ponti. E’ triste pensare che se una volta potevo sperare in un futuro brillante oggi posso solo domandarmi come diavolo ho fatto a ridurmi cosi.

La scuola, purtroppo, non insegna nulla…se non che prima o poi la rimpiangerai.

Marvin


domenica 26 febbraio 2012

Cosa risponderete?

Dopo il video sulla cava Betulla eccone uno riguardante la cava Bettoni o A.T.E. 35.
MoonTrein è ormai una gruviera.
Dobbiamo fermare questo sfacelo!

domenica 19 febbraio 2012

Vuoi Davvero Che Accada? - Cascina Betulla.

Nei prossimi mesi verrà chiesto ai cittadini di MoonTrein cosa pensano della devastazione del territorio di MoonTrein da parte dei cavatori. Voi cosa ne pensate di questa devastazione?


domenica 5 febbraio 2012

Marvin for President

Come uscire, una volta per tutte, da questa crisi che ci attanaglia?
Ce lo spiega Marvin. 



Marvin for President 


Forse non v’eravate accorti ma siamo in crisi. Si si ve lo giuro, non fate quella faccia li, stiamo vivendo una crisi mondiale che dicono sia la peggiore dopo quella del ‘29!!! Ma come, non ne sapevate nulla? Ma cazzo non avete sentito che le borse crollano, le imprese chiudono, il lavoro non c’è e la gente non arriva alla fine del mese? Si, è vero, saranno cinquant’anni che sentiamo queste cose, però adesso va molto peggio. Quanto peggio? beh basti pensare che persino il Tg1 ha accennato ad un certa difficoltà economica…


Quindi siamo messi male. Ora, dato che tutti si lamentano del fatto che mancano i soldi, ho pensato bene di stilare un decalogo di cose che si potrebbero fare per risanare le povere casse dello stato: 


Punto 1 - Legalizzare la prostituzione e tassare le puttane al 23% con tanto di Ici sulle case chiuse;


Punto 2 - Svuotare le casse del Vaticano e tassare tutti quei fottuti preti che hanno anche solo l’intenzione di vendere caramelline zuccherate;


Punto 3 - Abolire finanziamenti a giornali e partiti o abolire direttamente giornali e partiti e vaffanculo;


Punto 4 - Legalizzare le droghe leggere e pesanti e darle in monopolio alla Marvin Spa;


Punto 5 - Abolire l’otto per mille e il 5 per mille e chi vuole fare beneficenza se la fa per i cazzi suoi; 


Punto 6 - Vendere sto cazzo di Rai;


Punto 7 - Imporre alle banche di spremere un po’ meno i coglioni e di livellare i tassi d’interesse sotto un normale tasso di usura;


Punto 8 - Eliminare qualsiasi forma di sovvenzione statale, compreso quelle al cinema, che se vogliono fare dei film di merda se li fanno coi soldi loro;


Punto 9 - Radere al suolo le prefetture;


Punto10 - Unificare i due rami del parlamento ed obbligare i politici a prostituirsi part-time per rimborsare privilegi e indennità di sorta; 


Tutte cose ragionevoli, non trovate? Chissà per quale motivo non vengono messe in atto…
Sarò forse che siamo governati da delle incapaci teste di cazzo? 


Marvin

domenica 29 gennaio 2012

La Mirabolante avventura del Cristianesimo - di Marvin

C’era una volta Gesù bambino. Un pargoletto come gl’altri, nulla di speciale. Strillava come ogni infante e riempiva di merda il pannolino. Giunto all’età di trent'anni ebbe l’idea di cominciare a predicare. Diceva di essere figlio di dio e che bisognava seguirlo. Lo cagarono in pochi.


Egli passava la maggior parte del tempo a fare giochi di prestigio ma un bel giorno decise di parlare male dei sacerdoti. Non fu una bella idea. Lo fecero crocifiggere e lo seppellirono.


Qualche anno dopo un tale di nome Paolo cominciò a dire che era risorto. Lo cagarono in pochi…tranne i romani. Questi cominciarono a perseguitarlo ma poi ci ripensarono e si convertirono. L’imperatore notò la nuova religione e la plasmò a suo piacimento. Nacque il cristianesimo.


Il nuovo culto cominciò ad essere imposto con la forza e il mito della resurrezione crebbe a dismisura. L’intera Europa fu obbligata a convertirsi. Qualcuno cominciò a dire che non era giusto e che la Chiesa era la negazione stessa di Gesù. Lo cagarono in pochi.


Quando si scoprì l’America i conquistadores ci diedero dentro. Tra conversioni forzate e genocidi garantirono al Cristianesimo il suo periodo di massimo splendore. Tutti credevano in Gesù e se qualcuno osava dire bif veniva bruciato vivo. Era il Medio Evo.


Ma poi degl’uomini illuminati si rimboccarono le maniche e diedero vita al risorgimento. Il potere della Chiesa venne ridimensionato e agli uomini fu data libertà di culto.


Ci volle la seconda guerra mondiale per ridare lustro al Cristianesimo. Un dittatore firmò un concordato e il clero ricominciò a occuparsi di politica. Dopo la guerra qualcuno cominciò a parlare di laicità. Lo cagarono in pochi. Alcuni cristiani fondarono un partito e traghettarono i preti fino agli alti vertici dello stato. Quando il partito fu sciolto l’Italia era ormai uno stato clericale.


Intorno all’anno 2000 venne nominato papa un inquisitore. Dopo uno scandalo mondiale fu accusato di pedofilia ed arrestato. Una decina di anni dopo un governo sorretto da intellettuali stabilì l’effettiva laicità dello stato. Vennero aboliti i privilegi della Chiesa e data pari dignità alla non credenza. Qualcuno cominciò a dire che il Cristianesimo andava preservato. Lo cagarono in pochi. Senza il condizionamento della Chiesa non rimase più un solo uomo a professarsi cristiano.


Da li in poi si cominciò ad affrontare la vita con razionalità. Più nessun bambino venne indottrinato. Più nessuna libertà venne messa in discussione. Gesù fu relegato a personaggio mitologico e le chiese convertite in coffee shop.


Marvin

mercoledì 25 gennaio 2012

Shoah: ricordare per capire.

A.N.P.I presenta:

Shoah: ricordare per capire.

GIOVEDI' 26 GENNAIO ALLE 20,45 PRESSO LA SALA DELLE ASSOCIAZIONI 
(dietro gli ambulatori).

Intervengono:

- Prof. Martino Ruzzenenti (storico, autore di saggi sulla Shoah e sulla resistenza a Brescia);

- prof. Nicola Bertolucci (Docente di storia e filosofia presso il liceo Capirola di Ghedi)

LA CITTADINANZA E' INVITATA.