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lunedì 16 gennaio 2012

Il Dio del Rock non perdona - di Marvin


Luciano Ligabue dovrebbe essere condannato per alto tradimento. 
Un così vile attentato nei confronti del rock non si è visto neppure all’epoca di “Toro loco". Non che prima fosse un genio, per carità. Ma ai tempi gli accordi avevano un non so che di rustico e quella voce catramosa pareva arrivare dai più reconditi abissi dell’inferno.
Le canzoni poi parlavano di piccoli e merdosi sobborghi di provincia e così era facile riconoscere MoonTrein tra le fila dei suoi versi, specialmente in quello che fa “dai finestrini passa odor di merda”.
Ma a quanto pare i soldi gli hanno dato alla testa e oggi risulta essere una Gianna Nannini coi capelli un po’ più lunghi e il pene. L’ultima canzone che ho avuto la sventura di sentire si chiama “il peso della valigia” e nel ritornello c’è lui che elenca una serie di eventi atmosferici che si scagliano su un povera valigia. 
Impossibile non commuoversi. Bisogna riconoscere però che un briciolo di onestà gl’è rimasta dato che nell’ultimo album lo si sente cantare “quante volte sei passata, quante volte passerai” rivolgendosi evidentemente alla sua vena creativa.
Così quel simpatico ragazzotto che si divertiva a ballare sul mondo si è trasformato nell’icona del più becero pop italiano, alla pari dei Finley, per intenderci. 
E come è diventato irritante! Con quell’aria da so tutto io e quel modo fighetto di dinoccolarsi che mi fa venir voglia di prenderlo a calci nel culo per rimandarlo nell’anonimato. Altro che le donne lo sanno, io lo so…si, si lo so che ti se venduto brutto impostore che non sei altro. Hai sfrattato il buon vecchio Mario ed hai barattato i sogni di rock’n’roll con un primo posto al Festivalbar. 
Ma il Dio del Rock non perdona! 
Ricordatelo…mentre starai per buttar giù l’ennesima puttanata mangia soldi.


Marvin

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